Energia Elettrica – Bolletta sintetica

Distributore di energia

Il distributore di energia è la società che si occupa di far arrivare l’energia elettrica e il gas nelle case dei clienti o negli edifici delle aziende e delle industrie che ne fanno richiesta. L’attività del distributore non corrisponde a quella del venditore energetico, sebbene le due attività siano strettamente connesse.

Per esempio nel caso del gas il fornitore o venditore è l’azienda che invia la bolletta, con cui si firma il contratto di “vendita” del gas; il distributore invece è un’altra azienda che, in una certa area, gestisce “i tubi” per fare arrivare il gas fino alle case.

La distribuzione dell’energia avviene in seguito alla fornitura richiesta dal cliente al servizio di maggior tutela o a un venditore privato. I costi e le modalità di distribuzione rimangono invariati nel caso di un cambio di fornitura, in quanto rimane invariata sia la società che si occupa della distribuzione, sia l’impianto di distribuzione, ovvero tutto il sistema di trasporto dell’energia dal punto di consegna/riconsegna al contatore. Al distributore spetta la lettura del contatore, anche per i clienti che cambiano venditore. Sarà invece il venditore a stabilire in contratto la periodicità con cui dovrà essere letto il contatore, a calcolare quanto dovuto per l’energia consumata e ad emettere bolletta.

POD (Punto di prelievo)

È un codice composto da lettere e numeri (composto da 14 o 15 caratteri) che inizia sempre con “IT” e identifica in modo certo il punto fisico in cui l’energia viene consegnata dal fornitore e prelevata dal cliente finale. Il codice non cambia anche se si cambia fornitore.

Matricola del Contatore

La matricola del contatore è un codice che identifica in modo univoco il contatore della luce o del gas. La matricola non corrisponde, però, ai codici PDR o POD che, invece, identificano rispettivamente l’utenza del gas e l’utenza della luce.

Nel caso dell’elettricità il numero di matricola del contatore è segnato sull’apparecchio, nei dati di targa subito sotto il display (nei modelli di contatori di vecchia generazione è presente sotto il disco che gira).

La matricola può essere specificata anche nella bolletta della luce, nel riquadro dedicato ai dati sulla fornitura, ma non è più obbligatorio riportarlo in bolletta. Alcuni fornitori possono richiederlo comunque per alcune pratiche come il subentro. Durante le operazioni di cambio operatore non vengono effettuate modifiche al contatore o all’impianto di distribuzione dell’energia; di conseguenza, quando si effettua il passaggio ad un nuovo fornitore energetico, la matricola è una delle informazioni che devono essere riferite alla società con la quale si sta stipulando il contratto.

Tipologia di contratto

I contratti possono essere di vari tipi:

• il contratto per “utenza domestica” riferito a un cliente che utilizza l’elettricità per alimentare la sua abitazione, di residenza o meno, e le relative applicazioni (ad esempio le pompe di calore), i locali annessi o pertinenti all’abitazione, i punti di ricarica privata per veicoli elettrici, purché l’utilizzo sia effettuato con unico punto di prelievo per l’abitazione e i locali annessi (un solo POD e un solo contatore);

• il contratto per “utenza usi diversi” è riferito a un cliente che utilizza l’elettricità per usi diversi da quelli di cui al precedente punto (ad esempio per alimentare un negozio, un ufficio ecc).

Domestico residente/non residente

Per i soli clienti domestici la tipologia di contratto si distingue ulteriormente tra residenti e non residenti, in base alla residenza anagrafica del titolare del contratto di fornitura. La distinzione è rilevante per l’applicazione della componente di dispacciamento relativa ai Servizi di vendita, delle tariffe di rete e delle imposte.

Domestico con pompa di calore

È il caso di un contratto per una utenza domestica che utilizza esclusivamente una pompa di calore per riscaldare la propria abitazione.

Altri usi

È riferito a un cliente che utilizza l’elettricità per usi diversi da quelli sopraelencati (ad esempio per alimentare un negozio, un ufficio, ecc.).

Data di attivazione della fornitura

È la data da cui decorre la fornitura alle condizioni previste dal contratto. Generalmente non corrisponde alla data di firma del contratto, ma a quella di primo avvio della fornitura o in cui avviene il passaggio da un fornitore ad un altro. Può riferirsi anche alla data da cui decorre un subentro o la voltura, o alla data di rinnovo del contratto.

Potenza impegnata

È il livello di potenza indicato nei contratti e reso disponibile dal fornitore (tecnicamente si parla di potenza contrattualmente impegnata). E’ definita in base alle esigenze del cliente al momento della conclusione del contratto, in funzione del tipo (e del numero) di apparecchi elettrici normalmente utilizzati. Per la maggior parte delle abitazioni, e quindi dei clienti domestici, la potenza impegnata è di 3 kW.

Nella bolletta la potenza impegnata e la potenza disponibile sono espresse in kW.

Potenza disponibile

È la potenza massima prelevabile, al di sopra della quale potrebbe interrompersi l’erogazione dell’energia a causa dello “scatto” automatico del contatore, se è presente un limitatore di potenza, altrimenti è la potenza massima prelevata nel mese. Per i clienti con potenza contrattualmente impegnata fino a 30 kW la potenza disponibile corrisponde alla potenza impegnata aumentata del 10%.

Livello massimo di potenza prelevata

È il livello massimo di potenza effettivamente prelevato in ciascun mese, come rilevato dal contatore del cliente. Tale informazione può consentire al cliente di compiere scelte più consapevoli d informate sul livello di potenza contrattualmente impegnata ottimale.

Nella bolletta la potenza impegnata, la potenza disponibile ed il livello massimo della potenza prelevata sono espresse in kW.